mercoledì 22 agosto 2012

Prologue

A Hobbiville ancora per un giorno.
Vittoriosa contemplo le valige quasi pronte - impresa portata a termine sfiorando un grave (ma non imprevedibile) collasso emotivo delle sinapsi: questo lo porto, quest altro no, anzi sì, quello assolutamente... oppure no, meglio l'altro invece. Asciugamano, cambio, spazzolino, medicine.... e scelta delle scarpe.
Il tutto in un bel trolley. 
Fucsia. 
Eh sì, perché se corri a comprare una valigia quando i saldi sono quasi terminati tocca accontentarsi di quello che c'è. Che orrore.
E poi la borsa, l'irrinunciabile libro (stavolta tocca a "A Portrait of the Artist as a Young Man" di Joyce) e ovviamente il portatile.
Che poi, dopo tutta la fatica, ti rendi conto che quello che ti serve davvero è quello che ti metti addosso. E infatti, io il portatile lo terrò stretto al mio corpo dall'imbarco fino all'atterraggio, aderirà come i lembi del sacchetto di plastica in cui si cercano di infilare le verdure al supermercato.
Si rubassero pure tutti i miei cambi di vestiti, fino all'ultimo paio di mutande, ma nessuno toccherà il mio piccolo!!! ...sono nerd, fatevene una ragione.


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